Sto iniziando a ricredermi piacevolmente sulla presunta inferiorita' di twinshield a death's shadow.
ora che il mazzo e' ottimizzato non sento manco tutta questa inferiorita'.
Ci ho vinto 5 match di fila, 3 in 2-man-queue, e 2 in lega friendly.
Al quinto match becco un player di grixis shadow. Probabilmente alle prime armi.
E' morto con una facilita' imbarazzante. E stavo giocando la versione budget.
Prima avevo problemi solo perchè pur essendo la main ottima
la sideboard ancora non era raffinata. (ho postato un video update oggi per chi e' nell'area bonus).
Ci ho lavorato ancora. L'ho trasformato come un cubo di Rubik.
E chi ha letto sa. Non credo che RW abbia niente di superiore.
La combo e' lineare. Pulita. C'è l'equilibrio giusto tra minaccia di race e minaccia di combo.
Come nel vecchio twin.
Vinco estremamente spesso di semplice race di volanti.
Il mio avversario e' costretto ad avere paura. A tapparsi out. Ed e' una sensazione di diabolico piacere.
Coloro che usano inquisition of kozilek e mi scartano peek, coloro che si beccano peek
e lo counterano perchè sanno di essere in mutande. E non vogliono farsi vedere.
E' solo zuppa per il mio pan bagnato. Io non devo scombare: io ti uccido di volanti.
La corda dell'arco e' tesa al punto giusto. Contro burn. Contro affinity. Contro eldrazi. Contro valakut.
Quelli che prima sembravano piu' grossi di me ora li vedo per cio' che sono.
La luce e' accesa. Le ombre cinesi sono finite. Vedo il player che c'è dietro.
E se il cervello e' una nocciolina vedo la nocciolina.
Non c'è inferiorita' assoluta allo scartino. Non c'e stubborn denial su madcap che da sola mi uccide.
Ci e' voluto tempo ma ora combattiamo ad armi pari.
Ho gli strumenti per affrontare la persona al di la' delle sue pescate.
Gli tendo agguati, lo affronto in un duello psicologico.
Ci ho lavorato talmente tanto che oramai e' una macchina da grind e basta.
Posso perdere, posso vincere, la sostanza quella rimane. La sensazione di quando lo gioco e' solida.
Netta. Pulita. La mana-base viva. La combo reattiva. Le giocate quadrate in curva.
Quando non penso, quando sono nella cabina di pilotaggio e la mano arriva, e' un campione di una popolazione
ottimizzata.
Forse avevo dimenticato quanto avessi lavorato al tempo su white russian, su mono green.
Crescendo arriva la pretesa inconscia di essere piu' forti. Di metterci meno tempo. Che razza di scemo che sono.
Ingrato delle lezioni che i miei archetipi mi hanno donato.
Il tempo ci vuole sempre. E tanto. L'ottimizzazione e' un processo di evoluzione lento.
La stessa evoluzione che ha dato alla luce un mazzo tanto reattivo quanto pericoloso.
Non pericoloso per la pretesa di scombare subito, ma per la sua capacita' di indebolire e leggere, come Floyd Mayweather.
Fin quando sei vulnerabile ed entra kiki-jiki come il montante dello knockout.